Ricorrono oggi 78 anni dall’anno di fondazione dell’Associazione Medici Cattolici Italiani, la “nostra” AMCI; considerato che “tutto ciò che non è scritto è perduto”, è sembrato opportuno un breve ricordo della nostra Associazione e degli illustri uomini che hanno contribuito alla sua costituzione.
Era la mattina del 5 luglio del 1944 ed era trascorso appena un mese dalla liberazione di Roma abbandonata dai tedeschi nella notte fra il 3 e il 4 giugno quando un gruppo di medici “Universitari – Ospedalieri – Funzionari della Sanità pubblica”, sotto la guida del Prof. Gedda Presidente Centrale della Gioventù Italiana di Azione Cattolica, si riuniva nella chiesa di S. Carlo ai Catinari dando vita ad una Associazione Nazionale di Medici con il fine di: Coltivare la formazione religiosa e culturale e di prestarsi fraterna assistenza; Diffondere tra i colleghi lo spirito informatore della loro vocazione, avvicinandoli alla pratica e alla cultura cristiana; Influire attraverso le rappresentanze professionali per un degno esercizio dell’arte medica e per una legislazione consona alla tradizione cristiana.
Erano componenti di questo gruppo: Maltarello, Villani, Dordoni, Santori, Lodoli, Biava e Stabulum. Vogliamo qui anche ricordare tutti coloro che ci hanno lasciato ed in particolar modo gli Eminentissimi Cardinali Fiorenzo Angelini e Dionigi Tettamanzi, unitamente ai Presidenti de Franciscis e Di Virgilio e tutti coloro che nel corso di questi decenni hanno contribuito con il loro esempio, sacrificio, umiltà e dedizione all’Associazione, a rendere l’AMCI sempre presente nel difendere la vita dal concepimento fino al suo termine naturale.
Un particolare ricordo infine va ad Emanuele Stabulum, proclamato da Papa Francesco Venerabile Servo di Dio il 24 Aprile 2021. Praticò in grado eroico la virtù della carità, verso Dio e verso il prossimo, in particolare verso i sofferenti e i poveri. Visse l’apostolato ospedaliero come una vera missione, con l’anelito a portare Gesù agli altri, soprattutto a coloro che si sono uniti a Lui nel dolore della Passione. Esercitò la carità verso il prossimo anche in circostanze molto difficili, aiutando i perseguitati politici e gli ebrei negli anni della Seconda Guerra Mondiale.
A Lui e ai Santi patroni Luca Evangelista Medico e Giuseppe Moscati, rivolgiamo la nostra preghiera a che assistano tutti i medici nel loro quotidiano lavoro, custodiscano i loro cari e proteggano l’Associazione affinché possa sempre, nel tempo, essere testimone dei valori etici della nostra professione.
Il Segretario Nazionale
Stefano Ojetti