Carissima Signora Ginetta Badoino,
la perdita di un amico rappresenta un momento particolare della nostra vita, un momento nel quale abbiamo bisogno della presenza del Signore.
La famiglia dell’AMCI, che con la scomparsa di Cesare Badoino, ha perso un suo grande protagonista, al primo posto dopo la triste notizia, ha voluto porre la preghiera in suffragio, invocando e supplicando il Signore di accogliere l’anima eletta di Cesare e di presentarla al Trono dell’Altissimo. La preghiera dell’AMCI è stata intensa e vivace: Tanti amici celebrando l’Eucarestia hanno ricordato la figura di Cesare. Tutti hanno avvertito il desiderio di essere vicini alla vostra nobile famiglia con fraterna amicizia, sottolineando il carisma di fede di Cesare, medico, dirigente nazionale AMCI, sempre attento alle problematiche dei fragili e degli indigenti per la tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo e delta collettività.
Ad un mese dalla sua scomparsa e in occasione del trigesimo, mi permetto di ricordarlo come medico integerrimo, uomo intelligente di natura pacifica, mite pensoso, colto e schietto.
Il suo spirito ha diffuso nell’AMCI un profumo di amicizia; la sua voce tranquilla e mai alterata è stata musica soave nel diffondere ideali di fraternità, di serenità, di pace, mai disgiunti da ideali di amicizia.
Abbiamo per tanti anni camminato insieme nella gioia e nella fede e oggi dobbiamo ripartire proprio da quella fede e da quel sentire semplice e relazionale, che Cesare ci ha fatto sempre percepire
Grande e particolare à la mia emozione nel ripensare alla nostra relazione amicale, sincera, aperta, con entusiasmo e spontaneità, alla gioia, alla vitalità e al desiderio di camminare insieme”
Con Cesare abbiamo compiuto splendidi percorsi di luce, alla ricerca di un cammino privilegiato di vita, fatto di passione per la verità e di positive azioni di solidarietà, di sussidiarietà e di impegno civile.
Ricordo splendidi incontri, da lui promossi e condotti in Savona, tenendo sempre presente le dimensioni della reciprocità, della carità e della fede.
Cesare è stato sempre attivo e diffusivo, ha accompagnato I’AMCI in itinerari importanti ed è stato luminosa guida spirituale in una dimensione davvero sinodale. E’ stato al pari risorsa e sfida dell’AMCI nazionale, leader carismatico che, con la ricchezza delle sue idee, ha realizzato sinodali modalità per costruire insieme fraterne esperienze.
Capace di coinvolgere e di coinvolgersi, ha sempre osato fare il primo passo, rendendosi autore di tanti snodi vitali, di cammini di bene, vera risorsa sapienziale e profetica per [a comunità cristiana.
Nel vivo del cammino sinodale che Ia Chiesa sta compiendo in questo momento, sottolineiamo la capacità di Cesare di testimoniare sempre un servizio di fede e di cura fatto di reciprocità narrativa, sapienziale e profetica.
Da lui abbiamo imparato tanto e i doni che ci ha trasmesso resteranno realtà viva nella nostra associazione, che oggi vuole condividere con la famiglia questi sentimenti di amicizia, ringraziandolo per la sua generosità, per l’amicizia e per i suoi calorosi abbracci.
Alla famiglia, che lui ha tanto amato e che è stata perno della sua operatività, l’AMCI rivolge un particolare sincero e sentito abbraccio.
Cesare non sarà mai dimenticato!
Prof. Filippo M. Boscia
e l’AMCI tutta