Il paziente Fragile e l’Umanizzazione delle cure: Ospedale e Territorio si confrontano

E’ il primo corso di aggiornamento ECM organizzato dall’Associazione Medici Cattolici Italiani di Puglia quello tenutosi sabato 10 febbraio u.s., presso l’IRCSS “de Bellis” di Castellana Grotte, dal titolo “Il paziente Fragile e l’Umanizzazione delle cure: Ospedale e Territorio si confrontano”.

L’incontro formativo con illustri relatori, molti dei quali Soci e Responsabili AMCI, ha permesso una attenta analisi e una disamina delle problematiche e delle relative dinamiche assistenziali ospedaliere e domiciliari, sottolineando l’importanza della COMUNICAZIONE quale TEMPO DI CURA, durante il quale medico, infermiere, familiari contribuiscono alla cura del paziente stesso. Anche la Spiritualità deve essere coltivata quale aspetto importantissimo di ogni Persona, e particolarmente del Malato fragile.

Curare una persona con competenza e con passione significa prendersi cura della persona in ogni sua forma, indipendentemente dal trovarsi in un letto di Struttura Sanitaria o nella propria Abitazione. Familiari, care-giver, medici, infermieri e OSS devono necessariamente configurare una ALLEANZA TERAPEUTICA, una Rete; in questo senso, solo se guidati da amore, gentilezza, disponibilità e armonia possono moltiplicare i risultati ed offrire una sempre migliore assistenza alla persona fragile.

Il rapporto TERRITORIO-OSPEDALE diventa importantissimo, superando quelle possibili diffidenze reciproche e diventando un “unicum terapeutico” che possa garantire non solo la migliore assistenza al paziente ma anche il migliore rapporto con la gestione delle oggettive spese, al fine di sempre migliori offerte terapeutiche.

In questo senso la FORMAZIONE di tutti i care-giver, familiari, OSS, infermieri e medici, resa possibile da una integrata collaborazione territorio-ospedale permette di affrontare più facilmente quei momenti critici che possono verificarsi al letto del paziente dove una adeguata formazione rende tutti gli ausili (fleboclisi, saturimetro, nutrizione enterale, tracheotomia e molto altro) un aiuto e non un pericolo, superando la medicina difensiva e l’accanimento terapeutico.

Il dr Pierfrancesco Di Masi, nella introduzione, ha sottolineato come tutto il tempo trascorso al letto del paziente sia un momento non solo importante per la diagnosi delle problematiche del paziente stesso, che spesso ha modi di comunicazione non facili da comprendere, ma anche di cura dello stesso. Una carezza, una mano, uno sguardo sono medicine fondamentali che curano lo spirito e il corpo.

Il dr Giuseppe Paolillo, presidente Regionale dell’AMCI, ha presentato il presente Corso quale un primo momento di una serie di Meeting che l’AMCI della Puglia intende promuovere, contribuendo a fondere Scienza e Umanizzazione dell’approccio al Malato, i due pilastri, cioè, della Medicina, contribuendo, tra l’altro, con la presenza di alcuni Soci in qualità di Relatori e Moderatori.

Tanti gli interventi, tutti di altissimo Profilo. Tra tutti, un cenno particolare deve essere a favore del Presidente della FNOMCEO, il dr Filippo Anelli, il quale non ha nascosto le sue preoccupazioni per la situazione del SSN che presenta una carenza di fondi, una non adeguata programmazione del fabbisogno di Medici, oltre ad una non adeguata coordinazione nella Formazione delle nuove leve di medici. Inoltre ha additato a tutti la figura di Tina Anselmi, cui è intitolato la Sala Conferenze nella quale si è svolto il Corso: a Lei si deve l’intuizione e il più deciso apporto nella creazione del SSN.