Cristiani in Cammino… per un Nuovo Umanesimo

Camminare sullo stile di Cristo

Assisi è stato lo scenario prescelto per il primo Incontro di “Cristiani in Cammino …per un nuovo umanesimo”, un gruppo composto da oltre duecento persone che hanno vissuto o vivono esperienze in associazioni Ecclesiali e che ricoprono un ruolo di servizio nella società, uniti dalla certezza che insieme è possibile imparare a camminare seguendo lo stile di Cristo.
Ad organizzare la tre giorni il dottor Antonio Falcone, coordinatore del movimento Cristiani in cammino e Presidente Amci, sezione diocesana di Nola, con la collaborazione del Forum delle associazioni Sociosanitarie presieduta dal professor Aldo Bova (comprendente 13 associazioni nazionali: AMCI, AIPAS, Movimento per la vita, UCFI, MCL, Unitalsi, SIBCE, Associazione casa di Betania, Fondazione Domenico Colasanto, ACOS, OARI, CIF, Fondazione nazionale studi Tonioliani), dell’Unione Giuristi cattolici della diocesi di Nola, dell’Ucid nazionale, dell’Ucsi Campania, dell’OESSH.
Ciascuna associazione ha partecipato a questo evento con la certezza che con il dialogo, la conoscenza, l’ascolto e l’impegno continuo e concreto è possibile contribuire a fornire le coordinate per un cammino nella democrazia e volto al benessere di ciascuno.
Tante le tematiche affrontate nelle sessioni che si sono succedute con interventi di professori universitari, esponenti della politica e del mondo sindacale, rappresentanti dell’associazionismo cattolico, sacerdoti.

I volori dell’Europa

Al centro del dibattito della prima giornata i valori dell’Europa, a trenta anni dall’entrata in vigore del Trattato di Maastricht. In particolare i relatori si sono soffermati sull’esigenza di una cooperazione tra Stati in ambito giuridico, sanitario, scolastico per arginare le troppe differenze e disuguaglianze esistenti attualmente nei diversi Stati dell’Europa. Per i diversi relatori succedutisi è apparsa inoltre necessaria al più presto una politica europea comune per i migranti, ponendo sempre al centro “la persona”.

La salute diseguale e sistema sanitario nazionale

La persona, con l’obiettivo della promozione e tutela della vita, è stata al centro dei lavori sulla tematica “Salute diseguale e sistema sanitario nazionale”. Punto di partenza l’articolo 32 della Costituzione e la necessità di tutelare il diritto alla salute per tutti per cui alla luce dei vari interventi è apparso opportuno adoperarsi per ridurre le diseguaglianze esistenti nel Sistema sanitario nazionale. Il professor Francesco Vaia, direttore generale della prevenzione del Ministero della salute, si è soffermato su due aspetti: un migliore uso delle risorse e un’intensificazione della prevenzione.
Al riguardo ha affermato: “Il 60% di rischio di malattie potrebbe essere modificato con uno stile di vita diverso: prendendosi cura di sé ed avendo ben chiaro un calendario della salute dall’allattamento al seno, passando per i vaccini e fino agli screening dai 40 anni”.  Amarsi prendendosi cura di sé è quanto hanno sostenuto anche il professor Aldo Bova e il professor Filippo Maria Boscia Presidente nazionale AMCI.

L’intelligenza artificiale

Altra tematica trasversale su cui si è soffermati  è stata la tecnologia e l’intelligenza artificiale: come sfruttarne i benefici e superare gli eventuali ostacoli.  Da parte dei relatori intervenuti sul tema è emersa chiaramente  l’esigenza di godere dei molteplici benefici in ambito della salute, nell’ottica della necessità di porre al centro la persona, recuperare un’umanizzazione della medicina, andando oltre la malattia. Naturalmente si incorrerebbe in errore se si ponessero in contrapposizione tecnologia e umanesimo e a tal riguardo è stato chiarificatore l’intervento di Don Isidoro Mercuzzi Giovinazzo, presidente nazionale Aipas (Associazione italiana pastorale della salute) che ha affermato: “La tecnologia deve avere un ruolo preminente soprattutto per liberare il medico dalla burocrazia e recuperare con il paziente un rapporto profondo ed umano”.

L’economia umana ed etica

L’economia umana ed etica, nelle sue molteplici sfaccettature, è stata, invece, oggetto della seconda giornata di incontro con gli interventi tra gli altri del professor Stefano Zamagni, docente di economia civile all’università di Bologna, e di Monsignor Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino – Foligno. In questa sessione è stata anche richiamata ed esaminata la figura di Giuseppe Toniolo, economista e sociologo che è stato il massimo esponente della cooperazione e sussidiarietà, valori che nella tre giorni di Assisi sono stati più volte richiamati invocando la loro concreta operatività sui vari fronti.

La politica e il mondo cattolico

Infine, si è esaminata la situazione dello stato dell’arte della politica in rapporto al mondo cattolico, ai suoi valori ed è emerso che  intercettato il cambiamento sarebbe opportuno individuare dei punti di incontro per prepararsi all’impegno politico.
Chiaro il messaggio lanciato dal dottor Antonio Falcone: “Dobbiamo con passione ogni giorno lavorare per affermare i principi della solidarietà e sussidiarietà, mettendo al centro la persona umana e il messaggio di Cristo. Con il dialogo sono certo che sarà possibile combattere le leggi inique”.
Alla luce dell’attuale situazione politica mondiale vedere che persone provenienti da diverse realtà, ma unite dalla fede cattolica abbiano deciso di incontrarsi fisicamente per esaminare e confrontarsi sulla situazione sociale, politica ed economica dell’Italia è da leggere come segno di voglia di impegno per invertire la rotta recuperando i valori della solidarietà e sussidiarietà che i nostri padri costituenti hanno posto alla base della Carta costituzionale e rimettere quindi al centro la Persona umana.